Amo il temolo perchè sfacciato, un pesce diverso da altri che solitamente non fugge anzi, a volte bolla vicino a te per ore, su cosa, non sia dato sapere e anche sapendo si è costretti a ruotare tutte le mosche per ingannarlo... Ogni qualvota trovo un "temolo martellante" è una sfida una partita a scacchi e la soddisfazione di vincerla è impagabile!
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lunedì 1 ottobre 2012
69ª ultimo tango in Avisio...
Avrei voluto chiudere in Adige che ultimamente la Domenica si abbassava e puliva sempre più, ma ho fatto forse l' errore di attendere troppo per pescarci e dopo una settimana di piogge appariva impescabile! Siamo a fine stagione, molti tratti chiudono così come la pesca alle trota. Decidiamo allora col mio amico Paolo di ripiegare in Avisio, affrontandone il tratto inferiore, dal confine con la zona pronta pesca (CP4), fino al biotopo. Lì la zona teoricamente è recintata e inaccessibile e non viene quasi mai a pescare nessuno, chissà come mai...
Il tratto fluviale basso dell' Avisio è fantastico e alterna raschi, buche e correntoni, il paesaggio invece è un po' brullo, con qualche cratere lunare verso la zona bassa, (pare una zona di guerra)...
La settimana antecedente all' uscita trascorre con copiose costruzioni di sommerse catturanti, grandi piccine, normali e con hot-spot, ma quando credo di aver capito tutto e penso EUREKA, questo sarà il dressing finale, accade quello che non ti aspetti e comprendi di non aver capito nulla, credo proprio qui stia il bello della pesca a mosca, il rimettersi sempre in gioco e come dice Stefano: "per me la pesca a mosca non ha segreti, solo misteri!"
Infatti, dopo le piogge, i livelli si sono alzati, l' acqua si è leggermente velata e si è raffreddata! Morale della favola, pesce non più alto e attivo ma schiacciato sul fondo e passivo! Qui ha giocato un ruolo fondamentale la scelta dell' attrezzatura, deposta la 7' #2 che amo per la secca ma ho scoperto fantastica anche per la sommersa leggera, ho preferito per l' ultimo assalto in Avisio, la mia 10' #3 da czech nimph, nella speranza di incannare qualche marmoratona in risalita, di trotone non ne ho prese ma in compenso ho potuto variare l' azione di pesca salvando la giornata, ossia passando dalla pesca a sommersa alla pesca a ninfa ceca (pesante).
Partito con le due sommerse dopo aver capito la situazione ho trovato il bilanciamento ideale: ninfona pesante sopra in bracciolo con sommersa svolazzante a una trentina di cm, non di più!
I cavedani e le trote sono andati a segno tutti sulla svolazzante e lì qualche sommersina nuova ha dato i suoi frutti i barbi invece tutto secchi sulla ninfona pesa, con solo un esemplare a guadino, il resto perso in recupero e il cardiopalma indotto dalla speranza di aver incannato un trotone mentre poi si rivelava mera illusione barbina! Ottima chiusura, sia da parte mia che del mio amico Paolo ed ennesima lezione di vita da parte di madre natura!
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