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martedì 29 maggio 2012

Uscita n° 30 Frollare al laghetto



Ieri mattina sono andato a pescare al laghetto dietro casa giusto per riempire il freezer di filetti e far pratica col lancio froller. Debbo dire che stavolta mi son divertito molto di più anche se con la tecnica di lancio sono una pippa atomica, ogni tanto escono lanci buoni il resto è una pena, in ogni caso riesco ad arrivare dove serve, anche perchè il lago non è enorme! Purtroppo posto solo ora perchè tra lavoro a casa ed in negozio il tempo a disposizione è veramente poco. Gli artificiali che hanno mattato sono stati al mattino presto con l' ombra, streamerini bianchi con testa arancio fluo e poi più tardi quando è uscito il sole ha dato il meglio di sè uno streamerino un po' particolare. Magari approfondirò i dettagli del secondo streamer con post dettagliato. Credo il difficile sia abbinare pesca con pratica di lancio, io o mi concentro su uno o sull' altro e di sicuro non sul secondo... 
So che sto commettendo un errore ma in attesa di trovare un maestro valido cercherò almeno di divertirmi il più possibile. Dato che le foto del secondo streamer son state fatte con pesci annoccati non mi è sembrato carino postarle, a breve posterò un dressing dettagliato dell' artificiale, penso che anche se siano animali e allevati per cibarsi, un minimo di rispetto lo meritino comunque per cui solo pose di pesci vivi.







domenica 27 maggio 2012

29ª Pescata... Da Sogno!

Chi sei che appari rapido e sfocato nei miei sogni, 
chi sei che turbi il mio sonno
alla spasmodica ricerca di un sogno nel sogno,
che forse mai arriverà... 
mostrati o principe del fiume.


Giornata indimenticabile con un caro amico... Ma cominciamo con ordine.
Decido di andare a pescare in Noce, purtroppo, i livelli sono alti e la resa dubbia, per cui cambio idea opto per un salto in Fersina e poi uno in Adige. Si aggrega Paolo appena tornato dal viaggio di nozze e a secco di pesca da un bel pezzo! Mentre lo aspetto al parcheggio mi dedico alle macro...






Finalmente arriva e si parte, anzi parto prima io e subito incanno una grossa Trota ma dopo due sfuriate mi saluta,  intanto Paolo monta le ninfe e va avanti forse con troppa fretta, fa due buche velocemente senza prendere nulla, in una delle due, successivamente, mi scappa un altra bellissima trota... Amen! Poi finalmente incanno una fariotta e decido di testare lo SLOWMOTION...



Accorgendomi che Paolo fatica  ad ingranare gli rifaccio il finale, gli do una ninfa "giusta" e gli spiego bene come fare la passata, anche se di solito è preciso, oggi non gira, mi sa tanto che tra matrimonio e viaggio di nozze s'è un po' rincoglionito (scusa Paolo scherzavo), detto fatto si mette in riga e piglia una trota da dieci cm forse... Gli chiedo se vuole la foto e lui mi manda dritto dritto a quel paese... Si ride si scherza e si pesca bene, fino alla piana dei "barboni", qui il fondo è pieno di barbi di tutte le misure e vigliacca se si riesce a cavarne fuori uno, ma stavolta vinco io e un bel barbo si concede agli onori dell' apparato fotografico, ovviamente non prima di avermi fatto dannare per cacciarlo fuori dal torrente!





 Paolo non vede un barbo manco col binocolo ma in compenso incanna trote a nastro e si merita anche lui la sua sequenza di slow oltre a qualche foto in plastica posa da pescatore provetto.







Tornando indietro si prende qualche altra trotella ma nulla più, le trotone disturbate si son piantate in fondo alle buche e col cavolo che si fanno vedere.





Al parcheggio ci salutiamo, lui va a casa e io decido di andare a fare quel famoso salto in Adige. Il fiume è più alto di un metro e la corrente fortissima, al primo lancio incaglio sul fondo e auguri, tutto rotto... Mentre rifaccio la montatura rido, perchè spesso quando ho rotto al primo lancio poi ho preso un bel temolone... Non so come e perchè ma quasi me lo sentivo e la tradizione non si smentisce, incanno il temolo che avevo sognato tutta la giornata, dopo soli due lanci, sono ormai le sei del pomeriggio sono in pesca da quasi quattro ore, decido che per oggi può bastare.




Insomma non posso che essere felice ho preso trote, temolo e barbo mancava solo un cavedano a chiudere in bellezza, ma perchè poi chiedere di più a madre natura quando ti ha già regalato bellissime soddisfazioni e un pomeriggio di gioia con un tuo amico. Son felice ho pescato bene ma soprattutto mi son dedicato, riuscendoci, a far pescare bene il mio amico e questa soddifazione è impagabile. Trono a casa dalla mia bella si discute della giornata, il gattino con orgoglio vuol dire la sua e mi porta sulla tovaglia il suo trofeo, poveri bacherozzi...


Più tardi sul soffitto vedo una sagoma familiare, che sarà mai... Appena ho tempo vado a prendere la scala e a fare l' ultima macro della giornata.


E' tardi oramai e il sole muore dietro la montagna, avvolto da nubi oscure, osservando il cielo minaccioso non posso solo che sperare che domani il tempo regga per andare a frollare al lago sopra la testolina delle amate iridee (amate al cartoccio ovvio)!

venerdì 25 maggio 2012

Tricotteri con pallina o piattina dorata

Dopo la pausa (peraltro ancora da completare), dedicata alla recensione della Pentax Optio WG-2 ritorno a trattare un argomento più inerente al blog stesso e a alla pesca.
Di sicuro non è tutto oro quello che luccica e aggiungo... Purtroppo!!! Ogni tanto ci si imbatte in discussioni sull' utilizzo e sull' utilità delle "palline" dorate, argentate ecc... Per alcuni solo un peso più o meno affondante a seconda del materiale, per altri solo un hot-spot e per altri ancora entrambe le due cose e infine qualcuno lo definisce solamente un orpello inutile o fantasioso che nulla ha di pertinete con le mosche sommerse, le ninfe e la pesca in generale. Se però osserviamo la sabbia di alcuni corsi d' acqua o di alcuni laghi spesso vi troviamo "pagliuzze" dorate o argentate e così come presenti nella sabbia, spesso queste finiscono sugli astucci dei tricotteri che usano tali materiali appunto per crearsi una dimora. Guardando bene e riflettendo ritengo che quello che viene considerato solo un comune hot-spot, peso od orpello, in realtà non sia altro che parte integrante, peralto comunissima, degli astucci dei tricotteri (di alcuni corsi d' acqua), per cui a mio modesto parere non dovrebbe essere solo considerato un accessorio, ma come componente dell'imitazione stessa del tricottero. 
Poi giustamente la mosca deve garbare e dar fiducia al pescatore e volendo piacere esteticamente... 
Tutto il resto son solo chiacchiere e dibattiti che scaldano gli animi e vivacizzano le copiose chiacchierate dei pescatori... Un po' come l' eterno dibattito tra la pesca a secca e a ninfa...









A volte li costruisco con la pallina in testa a volte in coda, a volte uso anche la piattina dorata al posto della pallina oppure metto pallina/piattina in mezzo e pratico un foro sopra perchè si noti.
Per ricreare gli astucci dei tricotteri, come si vedrà nell' ultima foto, utilizzo direttamente le loro casette abbandonate, dato che i fiumi e i torrenti da noi ne son infestati!

Dressing:
Prendo un amo testo la lunghezza con la casetta del tricottero (in caso la accorcio), metto la pallina, la ciniglia fusa con accendino, poi a volte un giro di hackles di gallina nera per fare le zampette, un po' di lana per fare volume e alla fine Loctite/Attak per fissare l' astuccio alla lana e alla ciniglia. A mosca finita ripasso tutto l' esterno dell' astuccio con la Loctite/Attak per dare lucentezza e robustezza (sarebbe meglio bicomponente ma è troppo laborioso)! 
Ho notato con piacere che anche nel libro The Fly - Sacro e Profano  utilizzano la medesima tecnica.


PS: dato che ora come diciamo Fishing-Machine ci sarà la Optio WG-II ho pensato di testare la macro sia in modalità microscopio sia in modalità Full a 16MP in macro per aggiungere due foto con buona illuminazione...



 Modalità Microscopio

 Modalità Full 16MP Macro 1cm

Modalità Full 16MP Macro 1cm



































giovedì 24 maggio 2012

Pentax Optio WG-2 recensione - IIª Parte Foto all' aperto

All' aperto le foto panoramiche e le macro rendono molto meglio, così come in ambienti ben illuminati, ad esempio la classica lavagna di sughero dove attaccare le urgenze con le puntine appare ben dettagliata, seppur con distorsioni e sfocature laterali dovute alla qualità degli obbiettivi (problema che affligge tutte le compatte o quasi!).
 Per quello che riguarda lo zoom delle compatte io sorvolerei, dato che già a livello della SX 110 di Canon l' immagine scende di qualità e sgrana, figuriamoci in una trappoletta del genere. Non mi aspettavo di meglio anzi avendo più macchine fotografiche di cui 3 compatte il livello è pressochè nella media, ne più ne meno. Credo che tutte le compattine o quasi nascano per far foto più o meno senza l' ausilio dello zoom, con la possibilità a seconda degli obiettivi e dei sensori di ottenre macro più o meno buone.
Conclusioni:
Seppur carente di stabilizzatore la modalità raffica e la velocità dell' apparecchio permettono di ovviare a questo inconveniente e di scattare 3 o 4 immagine in rapida successione  ottenendone quasi sicuramente una buona, espediente che già uso con le mie altre macchine fotografiche. All' aperto la Optio WG-2 si riscatta bene e si vede che è nata per questo, staremo a vedere con cielo nuvoloso come si comporterà.






Notare come vi sia al centro una zona a fuoco e ai bordi una 
sfocatura "circolare" soprattutto a dx sx e in alto!



Quì son stato ripreso, da una collega fotografo, il buco non si vede ad occhio nudo (lo abbiamo cercato per 2 minuti   ), è un foro di una puntina nel sughero, e i pelucchi sono i residui della carta, forse è vero son troppo pretenzioso e legato alle reflex e ai ricordi della pellicola...   deovrò illudermi meno o farmi meno canne        


Ultima foto fatta a zoom 5x non è ne mossa ne sfocata ma sgranata

mercoledì 23 maggio 2012

Pentax Optio WG-2 recensione - Iª Parte


Finalmente oggi mi è arrivata la nuova macchina per fare macro e accompagnarmi sui fiumi...
L'Optio WG-2 di Pentax è una compatta outdoor con sensore CMOS di 16 megapixel. Questo apparecchio resiste alle condizioni più estreme : impermeabile fino a 12 metri di profondità, la WG-2 sostiene le cadute da un'altezza massima di 1,5 m, sopporta la pressione di 100 kg e temperature fino a -10°C. Con un grandangolo a 28 mm, questa compatta dispone di uno zoom 5x per avvicinarsi al massimo ai soggetti. La WG-2 propone anche una modalità macro fino a 1 cm : i dettagli beneficiano di un trattamento particolare, grazie a 6 LED intorno all'ottica, pronti a correggere le ombre sulle fotografie in primo piano. L'apparecchio possiede numerosi filtri e scene per adattarsi a tutte le situazioni. L'Optio WG-2 è pronta per l'avventura ! Tra le lingue del menu interno vi è anche  l' italiano.

La prima parte dei test: al chiuso

















Precisiamo in presenza di luce la macchina si comporta bene appena cala la luminosità il rumore sale in maniera esponenziale. Ho fatto alcuni test e ho ottenuto risultati contrastanti, di sicuro dovrò imparare a sfruttare al meglio le sue doti. Per quanto riguarda la macrofotografia in modalità microscopio a 16:9 rende al benissimo pesccato usi solo 2MP e così come in macro normale la resa migliore tra 7 e 16MP la ha a 12MP sempre in 16:9.
Conclusioni: in questi test si denota troppa sofferenza, mi aspettavo sinceramente di più ma posso accontentarmi. Aspetto con ansia il week-end per vedere come si comporterà in acqua e fuori, del resto è per quello che è nata! Vedrò allora come si comporta in macro con gli insetti e nel fiume coi pesci!