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mercoledì 28 marzo 2012

Südtiroler Killer Bug Variant (SKBV... Impronunciabile)

Bene il nome dice tutto... Una cosa immonda... Impronunciabile come acronimo quanto catturante come esca... E' uno dei miei piatti forti anzi era uno dei miei piatti forti, sepolto sotto anni di inutilizzo dato che in Alto Adige pesco ormai poco è stato rispolverato grazie ad alcuni fattori che andrò brevemente ad accennare. Dopo una pescata in Rienza alcuni amici hanno suggerito alcune esche vincenti, tra cui una semplice ninfetta gialla su amo 12. Andato appunto a pescare a Bolzano in Isarco e non prendendo nulla nemmeno con la ninfettina gialla mi è venuto in mente l' SKBV... Tra le varianti disponibili questo ha dato i suoi frutti... I colori spaziano a piacere dal giallo al rosso al verde e persino l' azzuro... L' importante è scendere fino in fondo alle buche... Il resto lo fa lui... PS: fatene tanti... L' Isarco è maledetto! Il dressing non è difficile anzi... Coda in Marabou, corpo in poli dub medium, amo Grub #6 doppia palla in Tungsteno da almeno da 3,5 o più e filo di piombo!
Toracino nero in quill di pavone, ripassato da filo nero!




lunedì 26 marzo 2012

Uscita numero 17!!! Ritorno alle origini...

Non saprei da dove iniziare a raccontare questa uscita... L' Isarco a Bolzano è la storia della mia PAM dove ho iniziato, dove ho catturato la mia prima trota con la mosca, senza segnarla correndo a casa dal papà orgoglioso della mia prima cattura con la mosca, quando ero ancora ragazzino e non c' erano le digitali a raccontare le uscite... Bene come tutte le volte che torno nella mia città natale a pesca, anche stanotte ho dormito poco e male... Sognando una bella marmorata... Ad agitare il sonno anche la voglia di pescare con un grandissimo amico, un fratello maggiore per me, Manfred Pellegrini... Con lui si sono intrecciate tutte le mie più grandi avventure partendo dall' Isarco sotto casa, passando per la Traun, il Canda, l' Alaska e quasi ogni anno una bottarella ai lucci in Irlanda... Insomma un affiatamento idissolubile, costellato da normali alti e bassi (litighi con la moglie figuriamoci se non con un fratellone come il  "Kipfel"). L' Isarco mi è apparso subito tosto e difficile come al solito con livelli non bassi... BASSISIMI! Mai visto in tutta la mia vita così basso in Marzo! Dopoun ora di nulla buco un ibrido stupendo salpato solo grazie alla guadinata di Manny! Poi sulla pool successiva incanno la marmorata dalle guanciotte madreperlate, una specialità della "casa Isarchina", srotola mezza coda e taglia a metà il fiume scendendo a valle e arrivando al backing! Solo grazie all' aiuto di Manni che ha mollato la sua canna sul greto del fiume l' abbiamo salpata passandoci la canna di mano in mano ad ogni cespuglio o albero, dato che il fiume in quel punto è fondo un paio di metri e la sponda cosparsa di arbusti e e alberelli è alta altrettando a strapiombo sul fiume... Alla fine anche la seconda trota è uscita... Bella una marmorata pura come un diamante... Bella... Grazie a Manfred per tutto la compagnia, l' aiuto e le ristae di una fantastica mattina di primavera!













domenica 25 marzo 2012

"Mini" Uscita N° 16... Esser bravi premia...

Oggi come qualcuno sapeva non avrei dovuto pescare, ma diciamo che ho avuto un paio di orette bonus per buona condotta... Il posto più vicino a casa è l' Adige e dato che il parcheggio la Domenica abbonda ed è pure gratis perchè non approfittare...
Parto da casa con Waders e scarponi indossati, canna montata e moschette pronte... Primo lancio rompo tutto... Iniziamo bene! Rifaccio la montatura e avendo poco tempo monto direttamente un finale unico da due metri del 0.26 con brcciolo in punta un plecotterone a doppio torace in tungsteno e in bracciolo la mia misteriosa XXX Fly... Che pochi conoscono... Bene primo lancio con nuova montatura arriva un bel pescione vedo il giallo e spero nella rivincita con una bella marmoratona... Illusione è un cavedano ciclopico... Poi in serie 3 temoli da record e un altro cavedanello... Le trote oggi non si son viste...
Mi preme far notare una cattura importante... L' ultimo temoloControllate questo post e questo temolo  non vi pare familiare??? Questa è la gioia del catch and Release... La gioia di riprendere o condividere con qualcun altro un simile pescione e la prova che tale pratica funziona...









giovedì 22 marzo 2012

Tricotteri... Caddis Pupa

Ecco la mosca con la quale ho perso la trotona Domenica. Un semplice Dressing da due minuti che in ogni caso mi ha reglato catture di trote anche di notevole taglia... Funziona bene per il suo "peso" sia come sommersa, sia come ninfa da Bracciolo quindi più in profondità e soprattutto più rallentata in passata. Il dressing è uno dei più veloci, si ricopre l'amo con filo di montaggio nero, vicino alla curvatura dell' amo si fissa un ciuffetto di Polypropylene, Antron o materiali similari, lungo circa una volta e mezzo l' amo, come se fosse una codina (per poi fare la parte soffice "esterna" del corpo), il corpo inerno della mosca lo si potrà lasciare col solo filo di montaggio nero o con un poco di dubbing e/o a piacere, inanellanrlo con tinsel, rame ecc... Arrivati quasi all' occhiello dell' amo si tira avanti il ciuffetto di fibre e lo si lega morbido quasi a formare un ovetto. Si fissano sopra due fibre di piuma di fagiano e sotto un po' di pelo di capriolo o pernice chiara (o altro a piacere)...  Si chiude il tutto col nodo di chiusura formando nel contempo con alcuni giri di filo la testina. Non amo essere rigido nei dressing, per cui il corpo lo vario spesso anche a fantasia, anzi proprio l' altro giorno ho dimenticato a casa il Polypropylene (costruisco spesso o quasi solo in pausa pranzo al lavoro) e ho fatto il corpo con fibre rosse di altro materiale (per code)... Non si sa mai, soprattutto perchè le iridee e i temoli spesso aggrediscono mosche simili in forma alle reali ma con colori sgargianti.
Alcuni un esempio di dressing di questo tipo sono presenti nel libro: PROBABILI ILLUSIONI - Le mosche artificiali di Renato Cellere  oppure al seguente indirizzo Caddis Pupa.

Aggiungo una nota post stampa... Ho notato riguardando le immagini che dopo un utilizzo di due orette e qualche fariotta, le barbe di piuma di fagiano si sono abbassate, sono da un lato, inoltre il capriolo è un po' andato... Questo a significare il fatto che sicuramente i dettagli contano poco e soprattutto piacciono ai nostri occhi e che in acquee veloci conta maggiormente l' insieme della sagoma...





lunedì 19 marzo 2012

Uscita n° XV

Ultimamente uscendo dal contesto Adige, mi sto scontrando con la dura realtà della pesca nei torrenti e fiumi minori... Acqua non ce n' è o quasi... Il risultato sono trote apatiche, timide e/o timorose... Ieri abbiamo affrontato una zona impervia dell' Avisio, uno dei pochi fiumi con la popolazione ittica in crescita e soprattutto con tratti "costellati" da stupende marmorate. Si pesca e si vede pochissimo, per lo più trote appiattite sul fondo... Nulla di nulla non abbocca nulla, scendo allora col dimetro del filo dal 0.30 in Fluorocarbon, che è rigido a un 0.22 di nylon normale, molto più flessibile e morbido. Le ninfette sono animate meglio, in punta monto una bella stonfly pesante e sul bracciolo una classica ninfetta su amo del 12 a filo grosso. Siamo a metà della zona che vogliamo battere, un canyon impervio e sconsigliato a chi non conosce la zona (soprattutto ai solitari), lì i telefoni non prendono molto anzi la Vodafone prende pochissimo o nulla la Wind un po meglio quindi è consigliato avere un paio di telefonini in Val di Cembra, con Sim diverse. Le pareti della vallata sembrano di cristallo e spesso i sassi cadono come coriandoli un po pesi... Si continua a pescare risalendo l' Avisio e ad un certo punto incaglio (o meglio credevo di aver incagliato) tiro 2 o 3 volte, ma nulla, strano ero a fine passata... Avrò preso un ramo che risale in superficie, a fine passata le ninfe si alzano e quindi è difficile incagliare... Vado a vedere, addentrandomi a fatica verso il centro del fiume, cosa cavolo c'è dietro il sasso dietro il sasso e... Appena mi sporgo, io sgrano gli occhi e lei pure ... Una marnorata da sogno... E' per questo che vado lì! Escono tutta la coda e parecchio baking (purtroppo essedo io a monte e lei a valle... Ha gioco facile)... Faccio tutto bene, le lascio il filo che vuole, la faccio stancare, la porto scendendo velocemente e tenendo il filo in trazione a monte (e io a valle) e dopo una decina di minuti l' è cottarella, la tiro a riva, io e Paolo rimaniamo stupiti...Un esemplare di almeno 80cm testone grosso ma corpo magro per l' inverno non credo fosse oltre 3,5-4Kg comunque bella... Bella... Ormai la coda è dentro il mulinello e non c'è una spiaggetta... Ma solo acqua più bassa... un bel problema, la tensione è forse troppa... E per di più scorgo con orrore che è attaccata sul bracciolo del 0.20 non faccio a tempo a realizzare la cosa che lei da pancia allaria da una scodata e rompe il filo rimanendo però pancia all' aria, è cotta e cala verso valle lentamente sempre a pancia in su facendosi portare dalla corrente... Cerchiamo di prenderla ma come ci avventiamo su di lei riesce a rigirarsi e piano piano si allontana, per poi tirare un accelerazione e sparire nel nulla come è apparsa... In quel momento va in pezzi il mio sogno... Si sgretola l' idea assaporata di avere tra le mani la trota della mia vita, di potermi godere la sua foto sul desktop, forse egoistico ma in fondo il ragazzino che c' è in me vuole questo... Altrimenti perchè fare tanta strada per beccarsi magari un masso in testa avendo qualche fariotta sotto casa a portata di mano??!
E' anche anche vero come dice Paolo " L' hai presa non avrai la foto da gardardi e riguardarti ma tu l' hai presa... Io ho fatto cappotto cazzo! Tutte le volte che siam usciti assieme tu hai sempre preso bene o quasi e io a farti le foto..."
Forse ha ragione anche il buon Stefano, che mi ha rincuorato più o meno scrivendomi le stesse cose... Io dico sempre filosoficamente che una sconfitta non vuol dire guerra persa, anzi deve essere di stimolo a migliorarci...  Deve essere un incentivo a ritornare sul posto e a combattere con quel pesce sapendo dov' è! Ammetto che è dura anzi durissima da digerire ma se è andata così posso solo dire: "Bene che la guerra abbia inizio!"
Giusto per non far cappotto al ritorno a scendere con la sommersa ho tastato qualche fariotta peraltro quasi tutte perse in combattimento (era proprio una giornata storta!)...
Non rimane che godersi le foto di un panorama smorto, col buon Paolo in azione di pesca, in attesa del rinvedire di Maggio e della prossima uscita in loco!
PS: Grazie alle fario piccine ma graziose, per avermi comunque allietato la giornata! 







giovedì 15 marzo 2012

Dressing: due semplici mosche per la primavera

Ecco due semplici dressing per la primavera.
Tipologie di mosche come queste se ne trovano a quintalate nei libri ed in giro per la rete, personalmente ritengo queste combinazioni di colori ottimali in caccia, in quanto richiamano l' attenzione dei temoli, punti e smaliziati. Debbo sottolineare che non sono mosche per tutte le acque, soprtattutto quelle limpide, ma sono consigliate quando si presentano le prime piogge primaveili che contribuiscono a velare l' acuqa insieme alla neve disciolta (quando in inverno nevica). In questa situzione questi dressing danno il meglio di sè. Concordo con chi sostiene che oramai le mosche e i dressing siano stati già tutti "creati", ma la possibilità che si ha nel variarne colori, forma, dimensione o materiali , rimescola le carte offrendoci una nuova chance e "nuovi modelli". Gli ami spaziano da grandi se si va in caccia in acquee profonde o su temoli da stimolare, a piccolissimi su temoli "martellanti".





DRESSING:
Amo: 12 - 22
Filo di montaggio: Uni Nylon 70Den trasp/bianco (da colorare di nero per la testa)
Coda: barbe gallo grigio
Corpo: glitter thread ciclamino
Anellatura e sacca alare: biot di tacchino giallo
Hackles: gallo grizzly








DRESSING:
Amo: 12 - 26 
Filo di montaggio: Uni Nylon 70Den Trasp/bianco (da colorare di nero per la testa)
Corpo: glitter thread ciclamino inanellato con lo stesso in una seconda passata.
Ali: ciuffo CDC viola


domenica 11 marzo 2012

Quattordicesima uscita... Troppo vento!

Oggi la giornata è stata caratterizzata da un forte vento che alla fine ha avuto la meglio su tutto e su tutti. Ma ricapitoliamo, vado a pescare con calma dopo pranzo verso le 13.00, arrivo sul Noce ed è piatto, bassissimo con i temoli e le trote ancorate al fondo. Non bolla nulla. Monto due sommersine e scendo lungo il corso del fiume... Trovo una lama dove bollano assiduamente dei temolotti... Ma son troppo piccoli per attaccarsi. Decido di cambiare e andare in Avisio ma c'è la fila per cui opto per la zona cittadina dell' Adige. Vedo una serie di bollate mentre si alza qualche raffica di vento, le mie sommerse vengono ignorate. Opto per una seccha ben vestita ma catturante anche sulle lame.
A primo lancio è bingo! Anzi è piccolo, un temolotto da una spanna... Per fortuna si sgancia mentre lo sto per prendere in mano e slamarlo. Vedo ancora qualche cerchio sull' acqua e incanno in serie qualche trotarella. Poi si alza un vento fortissimo e non bolla più nulla. Provo a ninfa ma è troppo forte, rinuncio, come si suol dire se la fortuna è cieca la sfiga ci vede benissimo! Passo ore in settimana a costruire artificilai sognando le mie tranquille due o tre orette sul fiume e una volta che bollano deve arrivare un c..zo di vento a guastare la festa! Speriamo non sventoli domani mattina, visto che dovrei andare al lago a provare quale delle due canne riesce a lanciarmi fuori al meglio una certa codina nuova... Speriamo in Domenica prossima... Altro non si può fare... 











sabato 10 marzo 2012

Small Fly 004: l' allegra famiglia



Ecco queste sono tutte e nove! Su un unica monetina! Il clima è proiettato a piena primavera con sciabolate di un inverno morente, peraltro, mai nato. Domani giornata calda e Domenica speriamo non ventosa, in ogni caso non ho ancora deciso la strategia di pesca o meglio, sicuramente mi dedicherò alla pesca a sommersa, dato che ho ricevuto oggi alcuni polyleader. Il set non è completo ma per iniziare nelle acquee che voglio battere per ora è sufficiente. Non disdegno di portare con me formiche e formichine e quant' altro in quanto con un clima così mite se non si incappa nella giornata fredda o ventosa sicuramente a galla qualcosa salirà. Ma torniamo alle mignon, con queste semplici moschine ho catturato veramente parecchi pesci soprattutto temoli e cavedani. Con le trote sia le formichine che le cicciobbomba durano poco... Maledetti dentini! Credo comunque che questo sia il bello della pesca a mosca, il dover rimettersi a costruire, magari proponendo qualche nuova variabile con l' obbiettivo di aumentare la validità dei nostri dressing in pesca, anche se spesso talune modifiche rendono l' arificale goffo o non pescante... Per cui, la giostra riparte...


mercoledì 7 marzo 2012

Dressing: la Arpo


La Arpo mosca di difficile definizione almeno per me... Può assomigliare ad un effimera come quando bagnata ad un emergente di tricottero (stile costruttivo simile a quello del' emergente di tricottero riscontrato nel libro di Renato Cellere: Probabili illusioni), oppure a un tricottero adulto vero e proprio, perchè a volte anche tirata cattura benissimo! Non saprei, spesso ho avuto pareri differenti, molti pescatori mi hanno dato versioni diverse ma credo che conti poco a chi o cosa assomigli, l'importante è che quetsa mosca sia una di quelle che rende maggiormente, sia con schiuse di effimere sia in presenza di tricotteri, insomma una mosca polivalente, capace di regalare grandissime soddisfazioni! Questo dressing applica a pieno il concetto minimale, semplice, imitativa, catturante, non deve piacere a noi ma al pesce. Ecco perchè adoro artificiali come questo o la formichina, perchè son facili da realizzare ma catturanti. Il minimo sforzo per la massima resa!








Per costruirla uso filo di montaggio 8/0 trasparente , amo dal 17 all' 11 e una piuma di CDC. La testina la colorata col pennarello di rosso, marrone o grigio.


Detto questo ecco cosa mi ha regalato la arpo il 13 Marzo 2011! Dopo un ardua battaglia ho avuto la meglio sul più bel temolo pescato a mosca secca nel Noce.