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sabato 29 giugno 2013

070 Trento zona No-Kill


Dopo qualche giorno di posticipo, causa maltempo, ieri sera son riuscito a ritagliarmi un coup de soir di pesca quasi come si deve. Arrivo alle 20:00 circa sul No-Kill cittadino (Trento) e caso strano, non c' è nessuno. Scendo e... Per forza non pesca nessuno l' acqua è marroncina, anche se pian pianino si schiarirà e diverrà tendente al verdone.
Dopo un po' di passaggi a vuoto con solo qualche timida mangiata capisco che la doppia ninfa classica non rende e opto per una soluzione radicale: il wolly bugger nero. 
Debbo dire che le belle marmorate li hanno snobbati o quasi (pescavo a doppio wolly a scendere a mo' di doppia ninfa con recupero finale a mò di streamer), son salite solo a vedere ma non hanno mai attaccato, col pesce medio e piccolo invece è stato un successone.
Bella serata fredda con felpa e giubbotto come a fine Settembre... Fa così freddo che i cavedani non si sono ancora visti in massa ne qui ne in Avisio... Intanto oggi ho costruito come un matto e mi son preparato per l' uscita domenicale di domani in Avisio Alto zona No-kill, speriamo il meteo regga...





domenica 23 giugno 2013

069 Giornata lunghissima... Stupenda...


Questa mattina gita in Alto Adige col mio dolce amore, con Manfred e con sua moglie. Arrivati a Nova Levante, abbiamo proseguito fino alla seggiovia che porta al  Rifugio Paolina. Presa la seggiovia siamo partiti dal Paolina a 2125m effettuando una magnifica passeggiata in costa fino al rifugio Coronelle 2337m e dopo un lauto pasto siamo scesi a piedi alla volta delle macchine. La discesa è stata piacevole e interessante, con la gradita compagnia delle marmotte e dei loro fischi, marmotte purtroppo solo a tiro di binocolo e forse della fotocamera di Manfred. Peccato solo la giornata non sia stata delle migliori con cielo spesso coperto e freddo.
Al pomeriggio rincasati dopo un riposino mi sono recato vicino a casa in no-kill, trovando il torrente bassissimo, quasi irriconoscibile (sarà mica finita la neve????), pesci attivi solo a ninfa, trote fario, marmorate ed iridee son salite sulle imi e a fine serata ho agganciato pure un bel barbo che mi ha fatto non poco sudare per portarlo a guadino, insomma mancava il cavedano e sì sarebbe fatto il grande slam. Dopo aver rivissuto la magnifica giornata riguardando le numerose foto non mi resta che concedermi un meritato riposo.
































sabato 22 giugno 2013

Una nuova amica... Sommersa


 Per le calde serate estive ho preparato qualche altra moschetta. L' imi è solo frutto di fantasia, idea partorita dallo sfarfallio sempre più crescente di "volatili" di grossa taglia. Dopo aver attinto l' ispirazione dagli ultimi numero di "Fly Fishing & Fly Tying" e di "Trout Fisherman" mi son messo al morsetto combinando colori forti (ma non troppo), ed hackles pompanti, in modo da stimolare il pesce, che sicuramente vede mosche sempre più grosse e allettanti sfarfallare sull' acqua ma allo stesso tempo è restio a muoversi in queste giornate di improvvisa arsura. L' idea è quella di usarla soprattutto, dov' è concessa la doppia mosca, in bracciolo sopra come attractor e in fondo al finale lasciare una moschina classica tipo olivina, march brown o gallinella su ami del #14 o inferiori. L' esperimento pare sia riuscito, nelle piane le trote hanno gradito le moschine mentre nell' acqua spumeggiante son salite di botto sempre e solo su questo pasticcio sommerso, se sarà un successo ed entrerà definitivamente nelle mie scatole lo saprò solo a fine stagione, quando il severo giudizio delle trote e dei cavedani dell' Avisio come ogni anno mi farà decidere quale siano le nuove mosche che meritino d' entrare definitivamente nella Fly Box. L' Avisio per un solo motivo, è imballato di pesce ma risulta molto difficile, nella zona alta per via delle trote wild e nella zona bassa per i cavedani selettivi e se le mosche piacciono a loro di solito sono buone idee.

AMO: HANAK260BL #8
CODE: fibre fagiano dorato
ADDOME: fibre di penna di fagiano
TORACE: biot di tacchino giallo/arancio
RIB: filo di rame
HACKLES: il primo più interno di Germana ricoperto poi da uno di pernice
FILO DI MONTAGGIO: Bianco uni nylon 70 DEN



venerdì 21 giugno 2013

068 Fersina No-Kill e le sue marmorate...


Ieri serata da sogno, una pescata come si deve, inizio nel tratto medio-basso della zona no-kill a Trento, appena arrivato incannato una serie di iridee e fario a doppia ninfa a salire (la mia pesca)... Poi in un bucone prendo la fario più bella della serata, sulla pinna dorsale, pensavo di avere una trota da record in canna o un grosso barbo invece era solo una trota bellina presa fuori. Marmorate zero! Esco dal torrente prendo la macchina e cambio zona, parte alta, dove solitamente stazionano le marmorate, provo a doppia ninfa a salire e poi a scendere, zero assoluto, di solito le marmorate son più ostiche e non sono rimbambite (o meglio aggressive), come fario e iridee che spesso in corrente mangiano sotto ovunque e comunque. Non piglio nulla, fino quasi all' imbrunire, poi iniziano le bollate, memore di sonore batoste a secca (i temoli saranno bastardi ma le marmorate di quel torrente spesso lo sono di più e in più scappano se spaventate), gioco la carta doppia sommersa a scendere stando almeno ad una decna di metri dal pesce, con in punta una sommersina piccola (dubbing grigio inanellato di tinsel oVo piatto, code nero-arancio di fibre del collo del fagiano e hackle di gallinella d' acqua) e in bracciolo una sommersona cicciona...
Da lì in poi tranne un paio di abboccate sulla grossa la gallinella ha fatto strage di marmorate, tutte tra i 30-35 cm bellissime. Una serata come si deve con pesci veri, con pesci che vorrei sempre pescare... Alla fine sono andato via nel mezzo della frenesia alimentate, oramai non aveva più senso, mi sentivo appagato e felice di vedere le nostre trote in così grande quantità sguazzare nel turbinio delle acque cittadine, mi sentivo anche soddisfatto delle mie imitazioni, soprattutto della gallinella, anche se alla fine appariva una massa deforme di peli e piume ma ancora assai gradita ai pinnuti. La cosa strana della serata è stata la non presenza di un effettiva schiusa, qualche insettino, praticamente nulla, eppure il pesce sgobbava e ogni tanto saltava fuori dall' acqua con balzi spettacolari...
Serate così non le dimentichi facilmente...







lunedì 17 giugno 2013

067 APDT Avisio Big Fish


Dopo una fantastica Domenica passata con la mia dolce metà alle terme di Merano ed esserci coccolati tra saune, idromassaggi e bagni termali carico come una molla verso sera mi sono fiondato in Avisio, nell' ultimo tratto appena termintao e ancora un po' acerbo.
Ritornare in zona Big Fish dopo i lavori di risistemazione dell' alveo è un vero piacere. Decido di pescare in sponda sinistra, data la minor presenza di persone. La giornata è stata caldissima, si passa dai 30° di Merano ai 33°C a Lavis alle ore 17:00 per finire sui 28° C sempre a Lavis alle 19:00 circa, il pesce ci sarà ma sarà cotto, forse meglio andare col piatto e la forchetta invece che con la canna...
Parto benissimo, sommersa a scendere con poly affondante cinque minuti di pesca e incanno in poco tempo due belle trote, mitico, stasera ci si diverte! Saranno le uniche due big della serata salpare. A seguire è la volta di qualche trotella della zona, si vede dalla livrea e dal pinnaggio. Dato che la sommersa non da più un gran esito opto per il caro vecchio "Wully Bugger" Nero... Confermata sia la sua gran fama di killer serale/notturno che la sua triste fama di perdente di successo, tutte le trote punte, agganciate e perse subito o perse in combattimento, onestamente non posso lamentarmi e dire di non essermi divertito, anche perché facendo sempre e solo C&R prendere o meno il pesce in retino in teoria poco conta, certo un paio di foto ricordo in più con qualche bella bimba salpata non sarebbe dispiaciuto... A tarda sera ho potuto godere di alcune istantanee spettacolari, poter osservare le trotone saltare su per le briglie, debbo dire che è stato uno spettacolo indimenticabile, parevano i Pink sul Russina River. Ho notato inoltre che la zona bassa del tratto, l' ultima prima del biotopo, appena rimodellata dalle rupse, presenta una scarsità di salmonidi, probabilmente perché povera di cibo, causa del sommovimento del fondo fluviale (è una mia idea), inoltre ho potuto osservare che dove le trote saltano su per le briglie, a monte delle stesse, nelle morte d' acqua sotto riva,  si trovano più trote in probabile riposo restie alle mie insidie o quantomeno svolgiate, forse anche stanche... La risalita è chiara dato che in zona libera a monte già si prende qualche bambina e si vede che è di semina, perché anche se ben pinnata ha la coda un po' rosicchiata... Mi auguro che col tempo le trote imeese si adattino e rimangano anche se quella zona è sempre stata terra di ciprinidi (barbi e cavedani), in quantità industriale, qualche rara fario e solo poche marmorate migranti dall' Adige alla valle ma sempre e solo in tarda estate, in ogni caso come al solito sarà il tempo a decretare un insidacabile verdetto...