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sabato 30 giugno 2012

Sedge, per le serate di Luglio, ma non solo...

Oramai è caldo e dopo quello che ho visto l' altra sera mi son deciso ad affrontare l' argomento tricotteri appena sotto la superficie dell' acqua. Non mi dispiacerebebbe fare un poco di pratica e magari scovare, gli artificiali corretti col fine di sfoderare prima o poi la mia 7' #2... Credo però che al risultato finale ci si debba arrivare pian piano, anche perchè le serate non saranno molte e soprattutto perchè il tempo a disposizione sarà limitato, il che si traduce in mezzora di pesca all' imbrunire e stop, sbagliare approccio e/o attrezzatura, equivalrebbe a preparare un uscita per una intera settimana a vuoto, cosa che scoccerebbe moltissimo a chiunque! La prima cosa a cui devo puntare saranno delle sommerse ed eventualmente delle emergenti, dato che appunto l' altra sera vi era una schiusa copiosa di sedge ma di bollate nulla o quasi, mentre di gobbate parecchie, inoltre studiando l' azione di pesca del "vecchio" (senza offese, anzi con tanta ammirazione), l' approccio sarà con tecnica a mosca sommersa a scendere.
Lo spunto da cui partire è la questa frase di M. B. in arte Bodhi, il pesce si focalizza sulle Sedge sia in prima emersione che in riemersione dopo la ovodeoposizione, perchè ovviamente va a ghermire gli insetti dove gli è più congeniale (concetto peraltro espresso da più autori e ricercatori (nonchè ovviamente pescatori). Da questo insieme di idee parto a copiare appunto l' insetto propostomi dal Bodhi in risposta al un mio topic su tightlines forum proprio sull' uscita in Avisio e sulla schiusa in atto quella sera oltrechè ovviamente sul tipo di pesca che esercitava il "vecchio" con la mosca sommersa. Nonostante la foto del Bodhi, la descrizione del dressing e la schiarita con gimp per ottenere i colori reali non dispongo del  materiale esatto per riprodurre la mosca fedelmente, per cui ho scopiazzato al meglio l' artificiale mettendoci del mio e del materiale più o meno similare. Aggiungo inoltre un mio dressing con altro materiale da testare in fase emergente, sfruttando un concetto di costruzione proposto anni orsono da un grandissimo pescatore e autore Witold Ziemacki (al quale debbo tantissime catture in Tavera e Isarco con la sua famosissima mosca dalle alette a 8). Non è è perà della famosa mosca con le alette a 8 che voglio parlarvi ma della mia variante della dry emerger.


La foto ho provato a ricavarla dal libro originale ma vien brutta, così ho preferito prederla "in prestito" dal blog di Tillan che in passato ha trattato appunto l' argomento.
Con un po' di rame mi son costruito un prototipo di pinzetta peraltro penoso ma funzionale, sicuramente da migliorare (anche l' idea di costruire un attrezzo per fare un qualcosa mi deriva da un altro grande costruttore e pescatore quale Agostino Roncallo), per creare le ali della mosca e la loro forma a capanna, il tutto saldato con l' accendino realizzando così con il polypropilene un emergente di pupa caddis. Insomma rimescolando le carte ho copiato al meglio un dressing e creato un altra variante di sedge. Ovviamente anche con tonalità posteriore verde a simulare le uova (sempre che i pesci vedano le uova e il loro colore , io al morsetto lo vedo poi alla sera sul fiume...).

La mosca propostami dal Bodhi: 
Amo: Grub Filo Grosso da Ninfa, con un pò di giri di filo di piombo sotto in zona torace (Edwards usa il foil metallico dei tappi delle bottiglie di vino ma anche il filo va bene
Addome: Poly Yarn anellato con Tinsel Metallico color ORO;
Torace/Zampette: E' un sintetico con il quale si fanno le ninfe c'è del filamento metallico mischiato non ricordo il nome del prodotto;
Ali: Medallion Sheeting;
Antenne: Cinghiale.
La mia versione:

 Filo di montaggio

Dubbing lepre green

Zampette in un dubbing sintetico... Già fatto

Alette in Platic rafia Sheeting e antenne in fagiano rossastro

Altra Sedge Vaporosa partendo dall' idea della dry emerger:

Creazione triangolo alare (aquilone) 


Mosca montata con alette in polypropilene bruciato sacca ovaria in sintetico green fluo, testa in dubbing di lepre green e filo di montaggio colorato di nero sempre UNI Nylon 70 DEN .






venerdì 29 giugno 2012

Attrezzatura da Czech Nimph light 10' #3 + Crown 1/2


Il Mulinello:
Ho cercato un mulinello da Czech nimph per coda #2 e ho trovato i crown 1/2 e 2/3. I mulinelli pesati toccano i 64g (1/2) e i 74g (2/3), sono carini e con frizione discreta, anche se da noi la frizione non serve a nulla, quindi rimarrà sempre aperta. Il mulinello 1/2 serve solo per la czeck nimph con uno spezzone di circa 6m di una vecchia coda 2# e 25m di backing da 30LB, attenzione il sito riportava che il mulinello potesse contenere una coda #1 o #2 ma in realtà è per un altra pesca: la barbara, per cui al massimo contiene mezza coda #2, da quì la necessità di mettere spezzone + backing, perchè in caso di cattura importante si abbia un po' di margine, e perchè a differenza di pescare a czech nimph col nylon in bobina il tutto sta più ordinato. Il mulinello aveva il senso di rotazione destra per cui son dovuto correre ai ripari per portarlo a sinistra.

Come invertire il senso di rotazione:
Dato che non hanno istruzioni, ho telefonato al mio tecnico di fiducia Enzo L. in arte "Unneofita" che mi ha dato le istruzioni necessarie per eseguire l' operazioe!
Svitando la ghiera che blocca la bobina al mulinello, si estrae la bobina e guardandola all' interno si nota una ghiera figura 2. Si svita la ghiera si estrae la guarnizione (in questo caso rossa, si estrae "il cuscinetto" in metallo e plastica e lo si capovolge. Si richiude il tutto e il verso del mulinello è mutato. Non rimane ora che testarli!








La canna da pesca:
La canna da pesca è una flextec-streamtec 10' #3 4PZ peraltro l' ultima che avevano a disposizione nello store di tacklediscount, l' azione, media, la conosco benissimo dato che me l' ha imprestata qualche volta il mio amico Paolo e che sono già possessore di una 10' #5 . Le finiture sono ottime come il suo prezzo visto che di listino costerebbe in Sterline £ 249.99 mentre l' ho portata via con £69.99 + € 7.00 di spese di spedizione. La canna è compresa di fodero e tubo in cordura di sicurezza.Il binomio canna-mulinello è superlativo, leggerezza e sensibilità allo stato puro, un ottimo affare!




Asola coda:
Dopo l' ennesima apertura delle asole a calzetta comperate, ho messo da parte la pigrizia, pelo la coda con acetone per circa 3cm, infilo nell' anima della coda che si viene a creare uno spezzone di circa 2cm di filo del 0.40  e formo un l' asola ai margini del filo di nylon (infilato), chiudendola con l' annodatore per mosche e come filo di chiusura, utilizzando quello interdentale. Poi coloro il tutto con smalto per le unghie arancio fluo, in modo da controllare sempre l' azione di pesca. Il finale attuale per acquue poco profonde è il seguente, 25cm 0.30 nylon congiunzione coda finale, 30cm 0.22 nylon, 30cm 0.18 FC e finale con bracciolo da 60cm sempre in FC 0.18 o 0.16. Ho notato che se metto il nylon normale a contatto del finale col bracciolo calano le mangiate dei cavedani, se metto uno spezzone di FC prima del bracciolo gli attacchi aumentano!


Test:
Ho potuto testare il combo light canna, muliello, spezzone di coda e backing in Avisio Mercoledì scorso alla sera e posso confermare che la spesa fatta è stata azzeccata, il braccio e la spalla a fine pesca non erano indolenziti come al solito, ovviamente la medaglia ha il suo rovescio, infatti, rimane un attrezzo delicato e in condizioni di vento medio-forte l' azione di pesca viene compromessa e pescare diventa difficile se non quasi impossibile!
In ogni caso, per condizioni normali attrezzatura promossa a pieni voti!





giovedì 28 giugno 2012

Uscita n° 41 Avisio: tutto sbagliato!



Ieri sera... Quante cose... Come iniziare... Diciamo che ho cambiato tre volte il titolo, il primo riguardava l' attrezzatura nuova da czech nimph, una bomba, il secondo l' ora dell' Avisio, perchè come anni fa l' Avisio ha di nuovo una sua ora e il terzo la verità, mi è andata di lusso ma in realtà ho sbagliato tutto! Premetto che anni fa l' Avisio era un fiume pieno di cavedanoni da record insime a barbi stupendi e magnifiche trote, i cavedani a secca bollavano tutto il giorno e a ninfa qualche barbo lo fregavi, per le trote dovevi aspettare la cosiddetta "ora dell' Avisio", appena imbruniva e si placava il vento (un classico da queste parti), sciami di sedge invadevano lo spazio aereo fluviale e da lì a breve si scatenava l' inferno, poi questa magia si è interrotta e non è stao più così almeno fino a quest' anno... Bene, ieri sera arrivo e mi trovo un vento fortissimo, tale da piegarmi il vettino della 10' #3 e da farmi perdere quasi tutte le abboccate, in effetti l' azione morbida della canna mal si addice al vento forte, così nella prima ora ho preso solo una trota! Dopo un oretta appunto, cala il vento di colpo e iniziano le danze sedgediane, erano talmente tante "le mosche in volo" che sul braccio teso ad ogni passata, se ne posavano almento quattro o cinque, a tratti l' acqua ribolliva (non di bollate vere e proprie bensì di sgobbate). A monte sopra di me intravedo un vecchio pescatore che incanna un pesce dietro l' altro, posa sull' altra sponda controllando la discesa degli artificiali con mending accurati, noto che tiene la coda tutta fuori dal mulinello ordinata in spire simmetriche nella mano sinistra e cosa importante, pesca a scendere, insomma un pescatore a sommersa di altri tempi, molto bravo e scoprirò poi, assiduo frequentatore della zona. Vedendo come pesca modifico la mia azione a fine passata, mentre le trote son sotto e ne incanno tre o quattro con la tecnica classica a czech nimph, i cavedani sono a pelo d' acqua e li aggancio tutti solo a fine passata con canna alta e ninfe "striscianti" sotto il pelo dell' acqua, non è l' azione corretta per la mia attrezzatura e difatti tutti i pesci così allamati si slamano subito o quasi, anche con le trote non ho fortuna, ne aggancio due veramente belle grosse ma dopo qualche salto se ne vanno. Un paio di volte mi incrocio col pescatore a sommersa, scambiamo alcune battute mi fa vedere le sue mosche e io le mie. Mi spiega la tecnica e mi fa vedere il finale così come faccio io con la mia attrezzatura. Alla fine torno a casa sapendo di aver sbagliato completamente tecnica , felice di sapere che dopo qualche anno è riesplosa "l' ora dell' Avisio", inoltre appagato nell' aver acquisito un bagaglio culturale in più che andrà ad arricchire il mio comparto mosche sommerse e la mia tecnica. Una nota positiva è il combo 10'#3 più mulinello da barbara Crown 1/2, leggerissimi come pescare con la canna fissa, la spalla e il braccio ringraziano. Devo andare, risalgo il greto dell' Avisio e rimango qualche attimo rapito a guardare quel vecchio pescatore attorniato da palle di insetti, immerso nel grigiore della sera con la sua immagine che appare e scompare tra i cespugli, mentre cattura e rilascia un infinità di pesci... Non mi fa invidia, anzi, mi fa solo piacere aver trovato una persona garbata e disponibile che nel suo piccolo ne sa tantissimo e in pochissimo tempo passato assieme mi haimpartito una sonora lezione di pesca e insegnato molto, ora non rimane che imprimere tutto nel cervello mettermi all' opera per ripresentarmi pronto "all' ora dell' Avisio".

NB: ovvio che ieri ho fatto una caretta di ninfe in pausa pranzo con pallina arancione e non son state nemmeno considerate, andavano oro e argento ma l' arancione no! La prova, ne ho decolorate un paio con le forbicine sul fiume e funzionavano, non era la ninfa era il colore, stesso posto, al mattino col sole sì e alla sera col buio no, chissà se può essere, chissà...









mercoledì 27 giugno 2012

Ninfa con testina arancione



Comincio con l' ammettere che non ho mai nutrito una grande fiducia in questi artificiali, inoltre  vedendo nei negozi le testine in tungsteno colorate a prezzi quasi folli, con la conseguenza che dopo una giornata di pesca il colore se ne va via, posso dire che non le ho proprio mai considerate. Poi accade quasi per caso, anche se non credo che le cose accadano mai per caso, che un amico mi regalasse una scatoletta di ninfe tra le quali alcune con la testina colorata e sempre il caso volle che una di quelle ninfe con testina colorata si rivelasse micidiale con le iridee del Brenta. Ovvio dovevo ricredermi, così ho acquistato palline in tungsteno oro e argento e un po' di smalto per le unghie, cinese, preso all' Oviesse, perché copre benissimo e costa pochissimo, ho preparato gli ami con le testine infilate e le ho colorate. Ne ho fatti due modelli uno con corpo in mix di pelo grigio chiaro e cristal dub con hakles di pernice scura  a dare contrasto e uno con corpo in sottopelo di gatto (il mio) grigio scuro con hackles di pernice chiara sempre a dare contrasto, entrambi i corpi delle mosche sono stati inanellati di semplice filo di rame e la chiusura della mosca è stata fatta marcata per dare ulteriore contrasto un piccolo hot-spot nero. Analizzando le uscite posso dire che nel no-kill del Fersina tali esche non hanno sortito effetto alcuno ne sulle trote ne sui cavedani e tanto mento sui barbi, idem in Adige anche se i livelli e il colore in questo periodo sono da dimenticare. In Avisio la musica è cambiata, pensando di attrarre trote pollo da semina per le gare (e per i killatori della Domenica), mi sono accorto che questi artificiali rendono benissimo anzi danno il meglio di sé sui cavedani e inoltre sono molto graditi anche ai barbi. Il motivo di questa disparità di apprezzamento degli artificiali da parte dei pinnuti mi è oscuro non ho idee in merito se non la certezza di aver trovato almeno nella giornata di Lunedì scorso un' ottima ninfa. Insomma un tassello in più che si aggiunge al già mio pesante fardello Domenicale, fatto purtroppo sempre meno di mosche secche e sempre più di piombo e tungsteno, come si dice a mali estremi... 










lunedì 25 giugno 2012

Uscita di pesca n° 40 Avisio



 Finalmente Lunedì mattina riesco a ritagliarmi il tempo per andare a pescare nella zona "gare/pronta pesca" dell' Avisio. Alle otto porto la macchina a fare il tagliando (officina attaccata al fiume), aspetto il mio amico Paolo e ci si dirige sul luogo di pesca. La situazione è deprimente, vi sono già almeno una dozzina di pescatori di altri tempi con cestino e canne kilometriche e qualcuno col sacchetto dei cadaveri in mano, posato a terra ad ogni buca per fare la passata. A valle incontro pure qualche irregolare ma sorvoliamo. Mi arrabbio non poco col mio amico che è in pantaloncini corti e scarpe da ginnastica e si lamenta pure che secondo lui a mosca in quel tratto si prende poco, ovvio le lame migliori sono in centro e controllare la coda da riva non è di sicuro cosa per noi! L' ho mandato in avanscoperta un paio di volte dato che abita lì per capire com' è il tratto ma il risultato secondo lui è stato sempre negativo. Entro in acqua qualche metro, inizio a eseguire passate a centro fiume,  dopo due lanci ho già il primo assalto e dopo poco la prima trota, poi una seconda cieca da un occhio e poi un cavedano!



 
Il mio amico da riva non piglia nulla, poi dopo mezzora si incazza ed entra in acqua con le scarpe da ginnastica... Comincia a pescare bene pure lui! Morale della favola scarpe forse rovinate e gambe surgelate ma almeno cappotto evitato! I barbi e i cavedani sono fulminei le mangiate e il pesce perso non si contano, passiamo tre ore fantastiche a divertirci, poi verso le undici si intravedono alcune mosche (sembravano di maggio) e poi qualche sedge, seguite da qualche timida e sporadica bollata qua e là, allora non faccio altro che alzare la canna e controllare le ninfe a pelo d' acqua (una czech nimph trasformata in sommersa), con questo accorgimento frego in serie una trota e due bei cavedani, uno dei quali si slama in combattimento. Devo andare, sono di corvè io a mezzogiorno e in più devo ritirare la macchina in officina, inoltre il mio amico ha le gambette freddine...
Mi promette che andrà sempre in waders, spero per lui, dato che vado in vacanza gli regalo pure le mie ninfe tanto fino a metà Luglio non pescherò di sicuro e di tempo per rifarmele ne avrò assai!
Unica nota stonata l' avviso per il ritiro della mia nuova 10' #3 da czech nimph è arrivato oggi negandomi la possibilità di provarla fino a metà Luglio, pazienza, il tutto è solo rinviato...

Una considerazione finale: piuttosto che niente è meglio piuttosto ma di sicuro fa riflettere il fatto di avere fiumi zeppi di barbi e cavedani e poveri di salmonidi, soprattutto le zone No-Kill e quì chiudo la parentesi e la polemica...



domenica 24 giugno 2012

39ª Uscita sfida ai diavoli dalle pinne rosse!

Data la calura, l' Adige marroncino e altissimo occupato dalle feste Vigiliane con tifoserie e zatterata, l' Avisio occupato dalle famiglie al risparmio e il Noce ancora non redditizio (oramai lo considero solo un corso fluviale autunnale), sono andato a sbollirmi in piscina con la mia amata e a riflettere sul da farsi. Nel tardo pomeriggio dopo essere rincasati mi sono messo al morsetto per realizzare un paio di ninfette, tra cui alcune cocitine e alcune larve di tricottero, pensando ad un certo tipo di pesca.



Data la situazione "drastica" sopracitata sulla pescosità delle acquee, mi sono diretto nel no-kill cittadino del Fersina a caccia dei diavoli dalla coda rossa...Gli amati barbi! Ho eseguito una montatura particolare per pescare a czech nimph il barbo con la larva di tricottero sul bracciolo da circa 5cm e la cocitina su un finale di 20cm, in pratica le due ninfe distavano pochissimo e affondavano in coppia perfettamente, arrivando insieme in zona bocca dei barbi. E' stata un uscita debbo dire perfetta, infatti le catture sono arrivate a raffica (con tantissimo pesce perso, un classico con questi pesci). La loro forza è unica, combattivi come quasi nessuno fanno godere a pieno ogni cattura. Tra un barbo e l' altro si fanno strada alcune trote (tra cui la prima al primo lancio), la prima peraltro con una pancia grossa e penso piena (un altro pesce?) e già catturata altre volte... Non so se sia un bene o un male catturare più volte gli stessi esemplari (popolazione ittica salmonidea in calo?), ma una cosa è sicura un torrente che regalava centinaia di trote ora regala pochissimi salmonidi e quasi solo esclusivamente barbi, il che rende la pesca divertente ma la situazione ittica preoccupante. Tornando alla giornata ho poco da dire se non che ho incannato due esemplari stupendi (soprattutto il secondo), di trota e una carretta di barbi. Fantastico! In attesa della prossima uscita non resta che godermi le foto...