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giovedì 28 giugno 2012

Uscita n° 41 Avisio: tutto sbagliato!



Ieri sera... Quante cose... Come iniziare... Diciamo che ho cambiato tre volte il titolo, il primo riguardava l' attrezzatura nuova da czech nimph, una bomba, il secondo l' ora dell' Avisio, perchè come anni fa l' Avisio ha di nuovo una sua ora e il terzo la verità, mi è andata di lusso ma in realtà ho sbagliato tutto! Premetto che anni fa l' Avisio era un fiume pieno di cavedanoni da record insime a barbi stupendi e magnifiche trote, i cavedani a secca bollavano tutto il giorno e a ninfa qualche barbo lo fregavi, per le trote dovevi aspettare la cosiddetta "ora dell' Avisio", appena imbruniva e si placava il vento (un classico da queste parti), sciami di sedge invadevano lo spazio aereo fluviale e da lì a breve si scatenava l' inferno, poi questa magia si è interrotta e non è stao più così almeno fino a quest' anno... Bene, ieri sera arrivo e mi trovo un vento fortissimo, tale da piegarmi il vettino della 10' #3 e da farmi perdere quasi tutte le abboccate, in effetti l' azione morbida della canna mal si addice al vento forte, così nella prima ora ho preso solo una trota! Dopo un oretta appunto, cala il vento di colpo e iniziano le danze sedgediane, erano talmente tante "le mosche in volo" che sul braccio teso ad ogni passata, se ne posavano almento quattro o cinque, a tratti l' acqua ribolliva (non di bollate vere e proprie bensì di sgobbate). A monte sopra di me intravedo un vecchio pescatore che incanna un pesce dietro l' altro, posa sull' altra sponda controllando la discesa degli artificiali con mending accurati, noto che tiene la coda tutta fuori dal mulinello ordinata in spire simmetriche nella mano sinistra e cosa importante, pesca a scendere, insomma un pescatore a sommersa di altri tempi, molto bravo e scoprirò poi, assiduo frequentatore della zona. Vedendo come pesca modifico la mia azione a fine passata, mentre le trote son sotto e ne incanno tre o quattro con la tecnica classica a czech nimph, i cavedani sono a pelo d' acqua e li aggancio tutti solo a fine passata con canna alta e ninfe "striscianti" sotto il pelo dell' acqua, non è l' azione corretta per la mia attrezzatura e difatti tutti i pesci così allamati si slamano subito o quasi, anche con le trote non ho fortuna, ne aggancio due veramente belle grosse ma dopo qualche salto se ne vanno. Un paio di volte mi incrocio col pescatore a sommersa, scambiamo alcune battute mi fa vedere le sue mosche e io le mie. Mi spiega la tecnica e mi fa vedere il finale così come faccio io con la mia attrezzatura. Alla fine torno a casa sapendo di aver sbagliato completamente tecnica , felice di sapere che dopo qualche anno è riesplosa "l' ora dell' Avisio", inoltre appagato nell' aver acquisito un bagaglio culturale in più che andrà ad arricchire il mio comparto mosche sommerse e la mia tecnica. Una nota positiva è il combo 10'#3 più mulinello da barbara Crown 1/2, leggerissimi come pescare con la canna fissa, la spalla e il braccio ringraziano. Devo andare, risalgo il greto dell' Avisio e rimango qualche attimo rapito a guardare quel vecchio pescatore attorniato da palle di insetti, immerso nel grigiore della sera con la sua immagine che appare e scompare tra i cespugli, mentre cattura e rilascia un infinità di pesci... Non mi fa invidia, anzi, mi fa solo piacere aver trovato una persona garbata e disponibile che nel suo piccolo ne sa tantissimo e in pochissimo tempo passato assieme mi haimpartito una sonora lezione di pesca e insegnato molto, ora non rimane che imprimere tutto nel cervello mettermi all' opera per ripresentarmi pronto "all' ora dell' Avisio".

NB: ovvio che ieri ho fatto una caretta di ninfe in pausa pranzo con pallina arancione e non son state nemmeno considerate, andavano oro e argento ma l' arancione no! La prova, ne ho decolorate un paio con le forbicine sul fiume e funzionavano, non era la ninfa era il colore, stesso posto, al mattino col sole sì e alla sera col buio no, chissà se può essere, chissà...









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