Primo Maggio 2012, per anni passando in auto ho osservato le acquee cristalline del Brenta, senza avere mai il tempo di pescarci e soprattutto senza conoscere qualcuno che mi desse delle dritte dove pescare, almeno fino a quando non ho conosciuto Enzo L. sul forum di tightlines, così ieri, ho potuto finalmente coronare il sogno di lanciare in questo fantastico fiume.
Premetto che le piogge di questo mese hanno velato e innalzato, le acquee limpidissime di codesto magnifico corso d' acqua, per cui la pesca si è rivelata assai difficoltosa. Ho dovuto subito entrare nell' ordine delle idee che l' unico modo per affrontare oggi il Brenta sarebbe stato solo quello della pesca a ninfa, per cui ho relegato le mie secchine in fondo al gilè per dar spazio a tutto il comparto sommerso. Dopo un rapido incontro al bar per conoscerci di persona, bere un caffè e stilare il permesso di pesca, raggiungiamo la Climaveneta (dove dopo un prato il corso del Brenta è delimitato da una staccionata e dove finisce la zona trofeo, destra Brenta), arrivati sulla sponda mi accorgo che il fiume scava dalla parte opposta e quindi mi sembra di essere "out", espongo le mie perplessità ad Enzo e difatti anch'egli mi conferma che il posto migliore è la sponda sinistra ma che vi pescano entrando da destra fino al centro del fiume per poi lanciare appunto sulla sponda opposta. Con i livelli di oggi i problemi da affrontare però sarebbero stati tre:
a) In mezzo non ci arrivavi se non a nuoto!
b) La corrente fortissima avrebbe portato via tutto "il lanciato" oltre i cinque-sei metri.
c) Il pesce oggi sopra non si vedeva se non per qualche sporadica sgobbata...
Ho subito chiesto come poter arrivare sulla sponda opposta, detto fatto, Enzo mi ha guidato immediatamente dove volevo pescare, ossia al primo spot: Barzizza (dove esce lo scarico della centrale).
Appena vedo il posto mi innamoro, non l' ho detto ieri a Enzo ma, l' entrata della centrale scava una buca profonda e la zona è simile all' entrata dello scarico della centrale di Cardano nell' Isarco, fiume in cui ho pescato per tutta la mia gioventù! Guarda caso oggi il brenta ha il colore "verdastro" dell' Isarco, pare proprio di giocare in casa. All' inizio sono un poco in crisi, anche se zona e colore del fiume sono similari non "so cosa mangiano", non conosco il posto e soprattutto il livello è più alto di circa una sessantina di centimetri o più! Se da una parte mi rincuorano alcune sgobbate di temoli e trote, segno della presenza di pesce, dall' altra mi preoccupano le facce sconsolate di alcuni moschisti più anziani di me, seduti sulla riva opposta, mentre analizzano il fiume in cerca di attività. Dopo alcuni lanci a ninfa senza sentire nulla faccio l' errore di correre dietro alle sgobbate e parto a semi-sommersa ma nulla (semi sommersa è un palmer da sommersa che se non inzuppato funge anche da secca). L' errore credo stia nel non osservare bene dove sta esattamente il pesce facendomi trasportare dalle emozioni e dalle false intuizioni dettate dalle sgobbate stesse quindi sbagliando completamente approccio, cosa da non ripetere! Osservo meglio smetto di pescare un poco e mi concentro su quello che vedo in acqua ed è solo allora che noto il pesce a mezzacqua che ogni tanto sale a
sgobbare, anzi sale raramente, sporadico e incostante prima uno poi un altro ma quasi mai lo stesso pesce, allora tutto mi appare più chiaro, cambio il tipo di finale, provando con una ninfa non troppo pesante
(ma nemmeno leggera) e non troppo grande, così aggancio un iridea che con due salti mi saluta, inizio a pensare che oggi non combinerò nulla, poi riflettendo, giungo alla conclusione che debbo fare solo ciò che so fare, l' acqua non è nera, pesce ce n' è per cui se mi impegno...
Così poco dopo arriva una prima iridea piccola, poi ne perdo qualcun altra, avverto alcune timide mangiate e a seguire catturo un altra iridea più carina e combattiva ma nulla di che. Finalmente con un po' di impegno sono entrato in pesca. Mi sposto più a monte e insisto nel correntone e ad un certo punto arriva in canna una botta inconfondibile, rapida fuga poi un salto e quello che mi appare è un magnifico temolone da sogno. Avevo sentito parlare dei grossi temoli del Brenta ma non avrei mai pensato di prendere un big al primo colpo. Questo è uno dei temoli più belli che abbia mai pescato, grosso, possente, con una livrea stupenda, è proprio il principe del Brenta. Sono felicissimo, appagato, mi passa la voglia di pescare, basta dico ad Enzo andiamo a mangiare. Enzo è stra felice per me mi scatta alcune foto col timallide.
Così prima di andare a mangiarci un panino all' ombra di un salice coccolati dalla brezza primaverile, mi conduce circa seicento metri a valle sempre sulla stessa sponda, zona ai Frati (in città vicino al ponte degli Alpini sinistra
Brenta). Mi spiega che questa è la zona più ambita dai seccaioli, molto difficile ma piena di pesci taglia XXL, unico problema, rimane pescabile solo con livelli bassissimi, anche perchè bisogna andare in mezzo e oggi... Mi propone di rimanere lì o di andare a vedere gli altri tratti della riserva, è vero che girare vuol dire buttare la giornata ma quello che volevo l' ho avuto per cui, perchè no? Andiamo ad esplorare!
Così ci dirigiamo a Solagna senza aver mangiato, lì parcheggiamo sulla sinistra Brenta a valle del paese e finalmente ci sfamiamo con un bel panino osservando il greto del fiume e individuando un paio di spot che però, poi provati, non daranno risultati. Si rimonta in macchina e si va ad osservare la zona a Valstagna, dove c'è un posteggio camper sulla riva destra del fiume. Purtroppo noto che la parte scavata sta a Sinistra sotto un muraglione, quindi capisco perchè quel tratto viene definito quasi impescabile e si lamentano in molti perchè si prende poco o quasi. Faccio notare a Enzo che essendo pescabile solo con acqua bassa il pesce forse si muove poco in quelle circostanze! Finite le varie considerazioni ed ipotesi, mi da alcune dritte sulla posizione dei temoli in quel tratto, in particolare su un raschio a monte di dove siamo noi che purtroppo oggi è sommerso e irraggiungibile! Dati i livelli alti, si decide di non pescare in questo tratto e si riparte subito per la Birreria al Cornale sempre sulla destra del Brenta. In questo punto del fiume io ed Enzo ci congediamo ma prima di andarsene mi consiglia dove pescare, non ha senso che rimanga, dato che la pista ciclabile costeggia il Brenta ma rimane alta rispetto al corso d' acqua e la vegetazione oscura la vista. Il fiume in questo punto assume un carattere torrentizio, cosa che peraltro adoro dato che il più delle volte pesco in torrente e infatti le catture non mancano, piccole fario combattive e divertenti. Dopo un paio di orette e una bella marcia contro corrente risalgo alla strada stanco ma felice.Rivedendo la giornata posso dire che da un lato è stata sì dispersiva, con molti spostamenti, ma è servita per individuare gli spot migliori. Grazie a questa uscita ho programmato per la prossima pescata in Brenta un itinerario a tre tappe partendo a pescare da Bassano e avvicinandomi pian piano a casa, in modo da fare meno trada possibile con la stanchezza addosso:
Bassano: Zona Frati o Barzizza.
Valstagna: altra zona di temoli oggi irraggiungibile.
Primolano: zona di temoli interessante.
Un grazie a Enzo per la pazienza e la dedizione con cui mi ha accompagnato e l' accuratezza delle indicazioni e delle spiegazioni, una vera guida un vero amico che ha rinunciato a pescare per insegnarmi gli spot migliori del Brenta. Grazie di cuore Enzo!
Link alla descrizione dell' itinerario con Hot-Spot sul Brenta: Cliccare per itinerario
1 commento:
Ciao Fabrizio, sono emerger quello del libro.
Vedo che ti sei divertito, la Brenta lascia sempre dei bei ricordi.
Ci sono stato, con due amici uno di Biella e uno di Macerata, domenica tutto il giorno e lunedi pomeriggio con un permesso speciale della signora.
Catture in quantità e qualità domenica solo trote tutte over 45 tre ferrate tre rotture del tippet del 18, una quindicina di pesci.
Lunedì solo temoli, tre taglia Brenta così li chiamo e un paio sui 25.
A frequentarla la Brenta non ti delude mai.
Ciao e magari ci facciamo una pescata insieme
Emerger
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