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lunedì 18 febbraio 2013

014 L' Avisio e i suoi barbi

 

Dato che dovevo passare a trovare un amico a Lavis ho approfittato per fare due lanci lungo il tratto cittadino. Le trote seminate giacevano sul fondo inermi, non scappavano nemmeno coperte dalla mia ombra, solo se le toccavi guadagnavano il centro del corso d' acqua. Ho sondato due buche la prima dove ieri hanno fatto la strage e un altra più a monte. Nella prima buca complice forse la forte corrente (e la strage di ieri), non ho preso molto nella seconda un po' meglio. In ogni caso è sempre un piacere pescare dei pesci "wild" e ben pinnati, che siano barbi, cavedani o marmorate mentre è una pena osservare "pescatori" che si affannano per prendere quattro salmonidi spinnati che sembrano lebbrosi, devastando tutto quello che credono di conoscere mentre ignorano e lasciando pure sporcizia lungo l' alveo!







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